Quasi - Surrealismo Portoghese



Carlo Carrà - Manifestazione interventista -1914
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Quasi

Un poco più di sole - ed ero brace,

un poco più di azzurro - ero di là.

A riuscir, mi è mancato un colpo d'ala...

Potessi almeno rimanere qua...



Spavento o pace? No...Tutto svanito

in basso mare ingannator di spuma;

e il grande sogno ridestato in bruma,

il grande sogno - ahimè - quasi vissuto...



Quasi amor, quasi trionfo e fiamma,

quasi principio e fine - quasi espansione...

Ma nell'anima tutto mi si spande...

Intanto nulla fu solo illusione!



Tutto ha avuto un inizio...e è tutto errato...

- Oh il dolore infinito d'esser quasi... -

Mi mancai tra gli altri, mancai in me,

ala che si slanciò ma non volò...



Momenti d'anima che io dissipai...

Templi dove non posi mai un altare...

Fiumi che persi senza portarli al mare...

Ansie che furono ma che non fissai...



Se mi divago, trovo solo indizi...

Ogive verso il sol - le vedo chiuse;

mani d'eroe, senza fede, invilite,

misero grate sopra i precipizi...



In impeto diffuso di languore,

tutto intrapresi e nulla possedetti...

Oggi di me, non c'è che il disinganno

di cose che baciai ma che non vissi...



...............................................

...............................................

Un poco più di sole - e sarei brace,

un poco più di azzurro - e sarei là.

A riuscir, mi è mancato un colpo d'ala...

Potessi almeno rimanere qua...

Mario de Sa-Carneiro N. Lisbona 19-05-1890, m., suicida, a Parigi 26-04-1916


(Poesia tratta da Dispersione del 1914) 

Da Pessoa a Oliveria - La moderna Poesia Portoghese "Modernismo, Surrealismo, Neorealismo" ed.Accademia 1973. I° ed. pag.119
a cura di Giuseppe Tavani


Dalle note su Mario de Sa-Carneiro
"...Amico devoto ammiratore di Pessoa, la sua poesia, (che si rinserra del tutto entro il breve arco di un quadriennio: 1913-16) nasce dall'insegna di un simbolismo in decomposizione ed assimila immediatamente
la lezione pessoana, che egli incanala entro i canoni prosodici e ritmici simbolisti e interpreta
in chiave di delirante stravaganza e di ipersensibilità allucinata in cui confluiscono il futurismo marinettiano e le visioni oniriche di Walt Whitman e di Picasso..."

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